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Il datterino giallo

Varietà dalla forma piccola e tonda, si caratterizza per il colore giallo intenso, il sapore dolce e la bassa presenza di acidità. Si presenta in grappoli regolari da 14/16 frutti, di forma cilindrica non ben definita e uniforme.

Il datterino giallo, per effetto della bassa presenza di acidità, è perfetto per le ricette a base di pesce e di frutti di mare, per la pizza e tante altre preparazioni. Ed è infatti l’ingrediente principale della nostra ricetta del mese.

Il Territorio

Il datterino giallo può essere coltivato in ogni tipo di suolo, ma preferisce quelli ricchi di sostanza organica, irrigui, neutri, drenanti e a medio impasto (morbido e soffice al tatto) nei quali si avranno i risultati migliori. Adattabile a condizioni di clima molto variabile, l’ideale è comunque quello temperato-caldo. Nel periodo invernale si alleva in serra perché temperature sotto i 5°C ne compromettono la crescita.

La storia

Quando, dalle lontane Americhe, fu esportato in Europa, era utilizzato solo come ornamento per via della sua straordinaria bellezza. Ma è proprio dal pomodoro giallo che gli italiani coniarono l’espressione “pomo d’oro”. Il moderno datterino (sia giallo che rosso) è un incrocio realizzato in Asia, che ben presto ottenne grandissimo successo in tutto il mondo.

Informazioni nutrizionali

Ricco di antociani (sostanze dall’elevato potere antiossidante) capaci di neutralizzare i radicali liberi. Contiene anche Vitamina C, A e Vitamine del gruppo B.