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Carciofo

Più che un prodotto del mese, è un capolavoro: a novembre ti proponiamo il carciofo, una delle verdure più apprezzate al mondo. Dal basso contenuto calorico e dal sapore unico, il carciofo è molto utilizzato in cucina e, infatti, è il protagonista della nostra ricetta del mese, il carciofo alla romana.

Il Territorio

Il carciofo viene coltivato soprattutto in Italia e nell’area del Mediterraneo. La pianta, perenne, può raggiungere il metro e mezzo di altezza e il suo ciclo naturale è autunno-primaverile: alle prime piogge autunnali le gemme del rizoma si risvegliano ed emettono nuovi getti. I primi capolini sono emessi verso la fine dell’inverno, a partire dal mese di febbraio. In tarda primavera la pianta va in riposo con il disseccamento di tutta la parte aerea.

La storia

Documentazioni storiche, linguistiche e molecolari sembrano indicare che la domesticazione del carciofo possa essere avvenuta in Sicilia, a partire dal I secolo circa. Proprio in orti familiari della Sicilia centro-orientale (nei dintorni di Mazzarino) ancora oggi si conserva un’antica cultivar che, sotto il profilo morfo-biologico e molecolare, sembrerebbe una forma di transizione tra il cardo selvatico ed alcune delle varietà di carciofo di più ampia diffusione.

La pianta chiamata Cynara era già conosciuta dai Greci e dai Romani, ma sicuramente si trattava di selvatico. A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci.

Nella mitologia greca si narra che Zeus si innamorò dell’attraente ninfa Cynara, dai capelli biondo cenere (da cui il nome), di carattere ritroso, ma di cuore tenero e gentile. La ninfa lo respinse e Zeus, colmo di rabbia, la trasformò nel carciofo come lei spinoso, ma dolce e saporito.

I colonizzatori spagnoli e francesi dell’America vi introdussero il carciofo continente nel XVIII secolo, rispettivamente in California e in Louisiana. Oggi in California i cardi sono diventati un’autentica piaga, esempio tipico di specie aliena invasiva in un habitat in cui non si trovava precedentemente.

Informazioni nutrizionali

Dopo l’acqua, il componente principale dei carciofi sono i carboidrati, tra i quali si distingue l’inulina, e le fibre. I minerali principali sono il sodio, il potassio, il fosforo e il calcio.

Tra le vitamine prevale la presenza di B1, B3, e piccole quantità di vitamina C.